Chi non ha mai visto qualche vecchio film dove i “ricconi”, con aria altezzosa, festeggiano e gioiscono in feste a base di champagne, caviale e foie gras? Per il caviale ci torneremo in un altro articolo, ora ci concentreremo sul foie gras.
Nato nell’epoca degli egizi (circa nel 2500 a.C.), il foie gras è stato da sempre considerato un cibo prelibato e di gran pregio. Si pensa che la tecnica del “gavage” sia stata tramandata dagli egizi ai popoli del Mediterraneo, tra cui i Greci e i Romani, che furono i primi a menzionare il foie gras come piatto dei loro banchetti con il nome di “iecur ficatum”. Anche se scomparve dalle tavole europee nel Medioevo, gli ebrei continuarono a mantenere questa pratica e proprio loro riportarono questo piatto sui tavoli di tutto il mondo.
Negli ultimi anni questo piatto è stato, giustamente, molto criticato, anche da celebrità culinarie come lo Chef Gordon Ramsay, che ha eliminato il foie gras dal suo menù.
Ma cos’è il gavage? Questa pratica, dal nome francese, è una tecnica usata dagli allevatori, o torturatori, che consiste nel far mangiare forzatamente l’animale, tramite imbuti e/o altri strumenti, mentre è bloccato con le zampe a terra, sempre con metodi crudeli. Questa pratica è stata condannata dall’Unione Europea e bandita in diversi Paesi, inclusa l’Italia, dove però è possibile l’acquisto del prodotto finito.
E’ possibile fare qualcosa? Firma la petizione online per dire STOP alla vendita del foie gras! ———> QUI