Dopo l’uccisione del leone Cecil da parte di un dentista statunitense, l’associazione dei cacciatori professionisti dello Zimbabwe limita le leggi che controllano la caccia grossa di animali rari e in via d’estinzione. Il divieto di questo tipo di caccia rimane in vigore solo in alcune zone, come quella in cui sono stati uccisi di recente due leoni tra cui Cecil, e in due zone nel parco naturale Hwange. L’associazione spiega che i turisti-cacciatori dovranno essere accompagnati dalle guardie dei parchi nazionali per poter cacciare questi preziosi animali.
Diversa è la posizione del Presidente dello Zimbabwe, il presidente Mugabe, che è contrario alla decisione presa dall’associazione dei cacciatori. Queste sono le sue parole ad un discorso davanti a veterani di guerra nella capitale Harare :«Questi vandali… Gli animali non dovrebbero essere uccisi nè con un’arma né con una freccia. È un peccato. Avevo sette o otto anni quando mi hanno proibito di uccidere un animale con arco e frecce. Mi hanno detto che si trattava di creature di Dio che non possono essere uccise».
Parole toccanti e illuminate, dette però dallo stesso presidente che a febbraio durante il suo compleanno, ha sacrificato due elefanti, servendo poi ai suoi ospiti la loro carne.